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    • lunghezza: 43,47 km
    • dislivello in ascesa: 1019 m
    • difficoltà: ***
    • paesaggio: collina
    • stazioni ferroviarie: Orte scalo, Viterbo
    • traccia gpx: scarica

    IL PARCO DEI MOSTRI, LE CALANCHE E IL VITERBESE
    Un’altra tappa non esattamente leggera, mille metri di dislivello complessivo per 43 km di distanza: i saliscendi della Tuscia rilassano e impegnano allo stesso tempo, con panorami incontaminati e verdi, stradine defilate dal grande traffico, formazioni rocciose inaspettate e borghi incastonati nel paesaggio.
    Da Orte attraversiamo di nuovo il Tevere per sconfinare in Umbria per un breve tratto fino ad Attigliano, e rientrare subito verso una delle attrattive più curiose della zona, il Parco dei Mostri di Bomarzo: in questo paesino sperduto tra valli e crepacci, infatti, il Principe Pier Francesco Orsini fece costruire all’architetto Pirro Ligorio un giardino di “mostri”, nel senso etimologico del termine di meraviglia, ovvero bizzarrie e sculture fantastiche per distrarlo dal dolore della perdita della moglie.
    Il percorso prosegue in maniera altalenante tra le colline della Tuscia, filari di vigne e casali, boschi e campi di grano, attraversando soltanto paesi e frazioni minuscole come Santarello o Pallone.
    Arriviamo così a Bagnaia, una manciata di case tufo a ridosso dei Monti Cimini, resa ancor più affascinante dalla cinquecentesca Villa Lante, uno dei giardini manieristici più belli d’Italia. Da qui a Viterbo i pochi km sono tutti in discesa, e ci si può rilassare visitando il meraviglioso centro medievale del capoluogo.

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