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Le fontane barocche di Roma
12 Marzo 2023
Visita delle fontane barocche di Roma alimentate dall’acqua vergine, Felice e Paola.
PROGRAMMA
Tipologia | Difficoltà | Lunghezza | Dislivello | Trasporto |
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- Itinerario
- Partenza da Porta Capena (FAO) – Fontana di piazza Santa Maria in Trastevere, Fontanone del Gianicolo, Fontana di piazza Trilussa, Fontane di piazza Farnese, Fontana delle Tartarughe, Fontana di piazza Cinque Scole, Fontana della Rotonda al Pantheon, Fontane di piazza Navona – Sosta Pranzo in via dei Coronari – Fontana di piazza Colonna, Fontana di Trevi, Barcaccia a piazza di Spagna, Fontana del Babuino, Fontane dell’Obelisco a Piazza del Popolo, Fontana del Tritone a Piazza Barberini, le Quattro Fontane, Fontana dei Dioscuri al Quirinale. Il giro terminerà verso le 16:00
DESCRIZIONE
Le fontane barocche di Roma
In epoca rinascimentale e barocca l’importanza delle fontane nel panorama architettonico di Roma determinò una formidabile trasformazione della città. Tutte le realizzazioni, volute dai pontefici dopo il ripristino dei principali acquedotti di epoca romana, nascono con la volontà abbellire ambienti e piazze, con l’intenzione di definire una nuova spazialità urbana: un originale incrocio fra scultura e architettura. La fontana così concepita diviene il centro di attenzione del contesto cittadino.
Le prime importanti fontane di Roma nascono nel 1570 dopo il ripristino dell’acquedotto Vergine voluto da papa Pio IV Medici (1559-1565) e da Pio V Ghislieri (1566-1562). Il compito di realizzare le prime fontane del rinnovato acquedotto fu affidato all’architetto Giacomo della Porta che realizzò la prima fontana di Roma moderna al centro piazza del Popolo: in seguito la fontana, dopo l’intervento ottocentesco del Valadier, fu spostata in Piazza Nicosia. Dal Pincio, dove era stata costruita una grande cisterna chiamata Bottino, l’acqua Vergine scendeva verso Campo Marzio per alimentare molte altre fontane monumentali nelle piazze più importanti, fino a piazza Navona.
Dopo il successo della prima iniziativa della Vergine, il Comune e la Camera Apostolica con papa Sisto V Peretti (1586-1590) si resero conto che bisognava intervenire urgentemente con il ripristino della sorgente dell’acquedotto Alessandrino – che si trovava in zona Pantano dei Grifi nei pressi di Montecompatri – per portare l’acqua sul colle dell’Esquilino. Con questo intervento sarebbero stati riforniti di acqua corrente il Quirinale, il rione Monti, il Celio, il Foro romano e il Campidoglio.
Successivamente, con il riutilizzo dell’acqua Traiana, proveniente dal lago di Bracciano, Paolo V Borghese (1605-1621) portò l’acqua su Gianicolo facendo finalmente rivivere il quartiere di Trastevere e dei palazzi vaticani e il rione Borgo.
ACCOMPAGNATORI
- Walter De Dominicis – Tel. 338-6245006 / 06-5138104 – E-mail walterdedo14@gmail.com
INFORMAZIONI
- Appuntamento
- Ore 9:15 Piazza di Porta Capena (FAO) – Ritorno ore 16:00
- Note
- Iscriversi inviando una email all’accompagnatore.
– Casco consigliato
– Acqua in borraccia
– Abbigliamento stagionale
– Mantellina impermeabile
– Lucchetto
– Luci anteriori e posteriori - Costi
- Nessun costo per i soci Fiab
- Immagini
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