APPROVATO IL “CODICE DELLA STRAGE”
Carissimi tutti,
di certo avrete saputo che il 20 novembre 2024 è stata definitivamente approvata la modifica – non riesco a chiamarla “riforma” – Codice della Strada targata Salvini, e ribattezzata “Codice della Strage”. Abbiamo fatto il massimo per insinuare dubbi su un testo retrivo, dannoso e pericoloso, e l’aver portato dalla nostra le associazioni dei familiari delle vittime della strada ha aperto riflessioni anche nella maggioranza politica.
Queste riflessioni hanno condotto, lo scorso luglio, a numerosi emendamenti proprio in seno alla stessa maggioranza, facendo saltare l’obiettivo di Salvini di arrivare all’approvazione prima della pausa estiva. Poi lo scorso mese, purtroppo, il collante del potere ha portato i partiti dell’attuale coalizione di estrema destra a un accordo, autentico pactum sceleris sulla pelle delle persone, per approvare il testo tal quale entro novembre, mediante il ritiro di tutti i loro emendamenti. Le opposizioni poco hanno potuto, ma certamente di più avrebbe potuto sul piano mediatico, anche se almeno hanno fatto proprie le nostre argomentazioni, posizioni e parole, come emerso nel dibattito parlamentare: il nostro punto di vista oggi ha così raggiunto una condivisione più ampia e rappresentata, anche se ancora minoritaria nel Paese.
Abbiamo agito a tutti i livelli in questo periodo, dai colloqui informali con politici ai flash mob in strada, dalla pubblica sensibilizzazione verso gli amministratori dei Comuni Ciclabili fino alla lettera aperta al Presidente Mattarella di questi giorni in occasione della Giornata dedicata al ricordo delle vittime della strada.
Guardando all’immediato futuro vi invito a rassicurare i vostri amministratori locali che queste norme NON sono retroattive, pertanto gli interventi leggeri introdotti nel 2020 (corsie ciclabili, case avanzate, doppio senso ciclabile e strade e-bis) finora realizzati restano validi, e che si possono realizzare anche tutti quelli già appaltati o comunque approvati. Di più: c’è ancora un minimo di tempo per far approvare Delibere di giunta che istituiscano questi strumenti, perché la legge entrerà in vigore solo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, quindi tra un tempo variabile prevedibilmente tra i 10 i 20 giorni. È la strada che sto personalmente seguendo in veste di attivista locale verso i comuni della mia zona, con l’approvazione di Delibere che istituiscono “lenzuolate” di decine e decine di strade e-bis, corsie ciclabili e case avanzate bici. Tutto ciò che abbiamo finora ottenuto e che riusciremo a ottenere in questi giorni sarà un prezioso punto di ripartenza per poi tornare a progredire quando cambieranno il veneto politico e – anche grazie a noi – l’orientamento dell’opinione pubblica.
Non mi addentro qui nei dettagli del testo, ma vi anticipo che a brevissimo avremo un documento a cui sta lavorando il Centro Studi FIAB con altri soggetti, che fornirà spiegazioni e UTILI INTERPRETAZIONI del nuovo Codice: con un po’ di coraggio da parte di amministratori e uffici si potranno ancora realizzare diversi interventi, seppur con maggiori paletti rispetto la recente passato. E poi ci attendono altri mesi di intensa mobilitazione e azione per contrastare le future modifiche che il Governo porterà avanti a seguito della delega alla riscrittura del Codice contenuta nella legge approvata ieri.
Tanto possiamo e dobbiamo ancora fare, anche e soprattutto in questi momenti difficili.
Un caro saluto e buon attivismo a tutti
Alessandro Tursi
Presidente Nazionale
FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta