
- Questo evento è passato.
Le "marocchinate" del ’44
27 Ottobre 2018
Una "rilettura" dei luoghi che furono teatro di atroci episodi commessi nel ’44 lungo la "linea Gustav".
PROGRAMMA
Tipologia | Difficoltà | Lunghezza | Dislivello | Trasporto |
---|---|---|---|---|
|
![]() |
|
|
|
- Itinerario
- -stz Roccasecca-PONTECORVO-ESPERIA-SAN GIORGIO a L.-S. ANGELO T.-stz Cassino
Un percorso che ricalca alcuni dei luoghi che durante la seconda guerra mondiale sono stati teatro di vicende di violenza inaudita, perpetrata sulla popolazione civile, in special modo a donne, anziani e bambini.
Chi erano le "Marocchinate"?
Erano le donne, vittime di violenze, stupri e omicidi nelle provincie di Frosinone e Latina, compiuti dalle truppe marocchine dell’esercito francese (cioè gli alleati) dopo aver battuto i nazifascisti nel 1944, durante la seconda guerra mondiale.
Protagonisti delle violenze furono 7 mila soldati marocchini, una divisione speciale del CEF (Corps expèditionnaire francais). I Goums Maroucains, detti GOUMIERS, erano guerrieri berberi delle montagne dell’Atlante (catena montuosa in Marocco), capaci di muoversi con agilità nelle battaglie montane. Organizzati in Goums, dall’arabo "qum" (banda, squadrone), reparti di circa 200-300 uomini spesso legati fra loro da vincoli di parentela.
In ogni reparto dei Goumiers un combattente su cinque era francese (europeo bianco). Il loro comandante era il generale Augustin Guillaume, mentre a guidare l’intero CEF c’era il generale algerino Alphonse Juin.
Avevano sandali al posto degli stivali, mantelli di lana con cappuccio e turbante al posto della divisa; oltre a mitra e pistole portavano tutti la "koumia", il pugnale ricurvo con il quale combattevano, decapitavano e mutilavano i nemici collezionandone le orecchie.
Bloccati a Cassino gli angloamericani (alleati) decisero di appoggiare la proposta francese del generale Juin: aggirare la linea di difesa tedesca (LINEA GUSTAV), passando per i Monti Aurunci, sfruttando la destrezza e ferocia in combattimento dei Goumiers. Ferocia nota ai tedeschi, i quali preferivano buttarsi dalle alture piuttosto che finire mutilati e massacratiti dalle truppe marocchine.
Battuti i nazifascisti, i Goumiers ottennero in premio quello che nel diritto internazionale di guerra era il DIRITTO DI PREDA: una licenza di stupro e saccheggio alle truppe che avevano vinto la battaglia. L’orrore come ricompensa.
Alcuni dati:
Ad AUSONIA, decine di donne furono violentate e uccise, e lo stesso capito agli uomini che tentarono di difenderle. Dai verbali risulta che anche due bambini di sei e nove anni subirono violenza.
A SANT’ANDREA del Garigliano i marocchini stuprarono 30 donne e due uomini.
A VALLEMAIO due sorelle dovettero soddisfare un plotone di 200 Goumiers, 300 di questi invece abusarono di una sessantenne.
A ESPERIA furono 700 le donne violate su una popolazione di 2500 abitanti. Anche il parroco Alberto Terrilli, nel tentativo di difendere due ragazze, venne legato a un albero e stuprato per una notte intera. Morirà due anni dopo per le lacerazioni interne subite.
A PICO una ragazza venne crocifissa con la sorella. Dopo la violenza di gruppo verrà ammazzata.
A POLLECA (fraz, di Esperia, su un altopiano dei Monti Aurunci), si erano rifugiati circa diecimila sfollati, per lo più donne, vecchi e bambini in un campo provvisorio. Qui si tocco l’apice della bestialità. Furono stuprate bambine e anziane; gli uomini che reagivano furono sodomizzati, uccisi a raffiche di mitra, evirati o impalati vivi.
L’ITINERARIO:
Il nostro itinerario inizia da Roccasecca. Attraversando la piana di PONTECORVO, su strada con limitato traffico veicolare, raggiungiamo il centro cittadino. Qui effettueremo una prima sosta (monumento ai caduti del bombardamento del settembre 1943); panorama sulla vallata e sul fiume Liri dalla Basilica gotica di San Bartolomeo. Si prosegue sulla poco trafficata provinciale che conduce ad ESPERIA . Sosta in loc. S. Esdra, per la visita del monumento alzato dalla Francia a ricordo dei 175 Goumiers morti in battaglia in questo luogo. La curiosità è che per più volte la lapide a ricordo posta sulla stele, è stata distrutta da atti di vandalismo. Il motivo è facile da comprendersi. Ancora oggi la stele è priva della lapide. Ad Esperia sosta per il pranzo a sacco (per chi preferisce farsi uno spaghetto c’è una semplice trattoria aperta). Questa località fu la prima e quella maggiormente colpita dalle marocchinate. Un monumento sulla piana di Polleca ricorda la trucida vicenda.
Proseguiamo in discesa in direzione di Cassino, passando da SAN GIORGIO in Liri e Sant’Angelo T. Il percorso di questa seconda parte, inizialmente offre paesaggi suggestivi sul Parco Regionale dei Monti Aurunci. prosegue lungo la valle del Liri su strada provinciale poco trafficata che ci conduce direttamente alla stazione. Effettueremo una sosta al bellissimo LAGO DI S. Giorgio a Liri e una (facoltativa) visita al CIMITERO militare britannico di Cassino.
ACCOMPAGNATORI
- Enrico Caruso – Tel. 346-3305278 – E-mail enrico.lacov@gmail.com
INFORMAZIONI
- Appuntamento
- Verrà comunicato alla prenotazione
- Treno (andata) per Roccasecca
-
- Partenza da
- Termini 08:00
- Arrivo ore
- 09:31
- Treno (ritorno) da Cassino
-
- Partenza ore
-
16:20
17:20 - Arrivo a
-
Termini 18:20
Termini 19:20
- Note
- – Pranzo a sacco
– Casco
– Acqua oltre la borraccia
– Mantellina o giacca antipioggia
– Lucchetto
– Cinghia elastica per il treno
– Bici in ordine (camera d’aria – freni in ordine – kit riparazioni) - Costi
- treno a/r 15,40€
supplemento bici 3,50
Per rinnovare la tessera annuale o diventare socio porta alla gita questo modulo compilato e firmato.