Una mattina in giro per Roma - Le mura e le porte di Roma
22 gennaio 2017



  Tipologia: Cicloturistica Cicloturistica ad anello
  Difficoltà: Percorso pianeggiante facile, per tutti Percorso pianeggiante facile, per tutti
  Lunghezza:   20 km
  Dislivello:   n.d.
  Trasporto: Solo bici Solo bici

 
 
ITINERARIO

Dalla stazione Metro Piramide si seguono le mura in senso antiorario iniziando da Porta San Paolo, l’antica Porta Ostiensis, molto ben conservata anche se del tutto isolata dalla cerchia muraria. Il complesso, che ospita il Museo della Via Ostiense, è costituito sul fronte esterno da un unico fornice in travertino sormontato da alto attico e inquadrato da due alte torri a ferro di cavallo. All’interno una piccola corte con controporta a due archi.
Superato il Bastione di Sangallo e le arcate moderne della Colombo si percorre un bel tratto di mura fino a Porta San Sebastiano, una tra le più importanti opere di Aureliano e ristrutturata dall’imperatore Onorio nel 402. Si presenta all’esterno con un fornice rivestito di marmo sormontato da un attico a due piani con finestre ad arco e fiancheggiato da due torri quadrate. All’interno delle mura l’arc0 di Druso, che sosteneva l’acquedotto antoniniano, fu utilizzato come controporta nel rifacimento Onoriano. Molto interessante una visita al Museo delle Mura (gratuito) da dove è possibile avere una visione spettacolare della via Appia Antica e attraversare un tratto della suggestiva galleria lungo le mura.
Proseguendo si arriva a Porta Latina, una graziosa porta da cui usciva la via omonima. A un solo fornice in travertino è dotata di attico con finestre ad arco e di una camera di manovra della saracinesca.
Continuando lungo le mura, superata Porta Metronia, di giunge a Porta Asinaria che ha conservato l’aspetto del rifacimento di Onorio. È costituita da un arco centrale sormontato da un attico con due ordini di finestre centinate e fiancheggiata da due torri semicircolari.
Dopo la moderna Porta San Giovanni, opera cinquecentesca eseguita da Giacomo Del Duca -collaboratore di Michelangelo - si prosegue all’interno delle mura dove sono ben conservati i camminamenti e le gallerie su due livelli.
Più avanti le mura inglobano l’Anfiteatro Castrense e l’Acquedotto Claudio fino a Porta Maggiore. Questo arco monumentale, eseguito in opera quadrata dall’imperatore Claudio intorno al 50 d.C., che attraversava Via Labicana e Via Prenestina, fu trasformato in Porta già dall’imperatore Aureliano. L’arco è composto da due grandi fornici, affiancati da tre edicole finestrate ad arco, inquadrate da semicolonne corinzie poste su alto basamento.
Superato il tunnel si volta a sinistra e si giunge a Porta San Lorenzo, l’antica Porta Tiburtina. Aureliano, nel completamento delle mura, volle sfruttare un arco preesistente, costruito del 5 a.C. dall’imperatore Augusto per sostenere gli acquedotti sovrapposti dell’acqua Marcia, della Tepula e dalla Julia. L’arco augusteo è ancora riconoscibile da una triplice ghiera sormontata da un alto attico.
Oltrepassate le arcate dell’Acqua Felice si segue il muro perimetrale esterno dei Castra Praetoria dove si distingue appena, a metà percorso, la Porta Decumana. Riprendendo il circuito delle mura si individua la Porta Nomentana, chiusa nel Cinquecento da papa Pio IV Medici per consentire la costruzione di Porta Pia, progettata da Michelangelo nel 1561. La facciata interna, rivestita in laterizio, è abbellita da un poderoso portale di travertino sorretto da lesene scanalate e affiancato da originalissime finestre. Verso Piazza Fiume si apriva Porta Salaria, demolita nel 1870 e di cui rimane una traccia indicata sulla strada.
Nel tratto successivo, all’interno delle mura, si conserva ancora in buono stato la doppia galleria dell’intervento di Onorio. Subito dopo si apre Porta Pinciana con arco di travertino, fiancheggiata da due torri semicircolari e l’attico rivestito in laterizio.
La cinta prosegue lungo il Muro Torto, un muraglione costruito in età repubblicana per sostenere il pendio su cui sorgevano antiche ville gentilizie e inglobato nelle mura aureliane. Segue Porta del Popolo, ricostruita per volere di Pio IV da Michelangelo e da Nanni di Baccio Bigio. L’opera fu realizzata tra il 1562/65 utilizzando le colonne provenienti dalla basilica costantiniana di San Pietro. La facciata interna fu rinnovata da G. L. Bernini nel 1654, su incarico di papa Alessandro VII Chigi,
per festeggiare l’ingresso a Roma della ex regina Cristina di Svezia.
La cinta muraria di Aureliano proseguiva lungo il Tevere per dirigersi verso Trastevere e formando in triangolo con vertice a Porta Aurelia (attuale Porta San Pancrazio).
Ritorno Stazione Metro Piramide ore 15:30 circa


Cenni storici
La costruzione della prima cinta muraria di Roma, voluta dal penultimo re di Roma Servio Tullio, risale al sesto secolo a.C. Di queste mura, costituite in gran parte da un terrapieno, alto circa sei metri e rivestito di cappellaccio, un tufo dell’area di Roma, rimangono pochissime tracce. La nuova cinta muraria, eseguita con tufo di Grotta Oscura, risale al 378 a.C., dopo l’occupazione gallica del 390 che aveva messo in evidenza le debolezza delle antiche difese della città. La tecnica costruttiva consisteva nella sovrapposizione di blocchi disposti alternativamente per testa e per taglio. L’altezza complessiva era di circa 10 metri con lo spessore di oltre i 4 metri. La cinta misurava circa 11 chilometri espandendosi per una superficie di circa 426 ettari.
Con l’aumento della popolazione di fine età repubblicana e inizio del primo secolo d.C., periodo augusteo, la città ebbe una notevole espansione, specie nell’area di Campo Marzio. Pertanto la funzione della cinta muraria serviana e le relative porte furono, in parte demolite e per il resto abbandonate.
Verso la fine del III secolo d.C., quando la grave crisi economica e politica stava mettendo in evidenza la vulnerabilità dell’impero e le popolazioni barbariche iniziavano a far valere la loro aggressività, l’imperatore Aureliano decise di dotare la città di nuove mura. La costruzione iniziò nel 271 e fu completata molto rapidamente, nel 279, poco dopo la morte dell’imperatore.
Il muro, rivestito di mattoni e alto circa 6 metri, era dotato di torri a pianta quadrata disposte ogni 30 metri. Le porte di grande interesse con due fornici gemelli erano rivestite di travertino e inquadrate da due torri semicircolari. Le meno importanti avevano un arco semplice ma sempre contornate da torri di avvistamento.
La lunghezza complessiva era di circa 19 chilometri e abbracciava i sette colli e i monumenti più importanti della città. La fretta con cui furono eseguiti i lavori è sottolineata dalla scarsa attenzione verso alcuni fabbricati di particolare interesse che furono inglobati nelle mura: la piramide Cestia, l’Anfiteatro Castrense, Porta Maggiore e alcuni acquedotti; in alcuni casi, come il Circo Variano presso la chiesa di Santa Croce in Gerusalemme, addirittura sezionati e distrutti.
Dopo più di trent’anni dalla sua costruzione, poiché la cinta muraria non era più adeguata a contrastare le avvisaglie di un pericolo imminente, furono eseguiti interventi di potenziamento. L’imperatore Massenzio compì il primo restauro all’inizio del IV secolo. Più tardi (402 d.C.) per volere dell’imperatore Onorio, furono realizzati lavori più impegnativi per difendersi dagli attacchi delle tribù germaniche: fu raddoppiata l’altezza del muro e coperto con una galleria l’antico cammino di ronda; i due fornici delle porte più importanti vennero ridotti a uno solo con l’aggiunta di una controporta interna, così da creare una sorta di corte protetta.
Altri interventi furono compiuti nel corso del sesto secolo, ad opera del generale Belisario, per difendersi dai Goti di Vitige. La fortificazione continuò la sua funzione difensiva fino al 1870, quando le truppe pontificie si arresero all’esercito italiano.


 
INFORMAZIONI
Appuntamento:
22 gennaio 2017 - Ore 9:30 - Stazione Metro Piramide - Ritorno ore 15:30 circa
Treno (andata) per :
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Treno (ritorno) da :
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Guida:
Walter De Dominicis
Tel. 3386245006 , e-mail: walterdedo14@gmail.com
Note
pranzo al sacco
casco consigliato
acqua
abbigliamento pesante
mantellina impermeabile
luci
lucchetto
Costi
Link utili

 

 
COMMENTI
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Vincenzo 22/1/2017 21:47:44
Una mattina in giro per Roma con il Presidente ...

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Ela 23/1/2017 15:0:57
Grazie Walter, sempre interessanti i tuoi giri, grazie a tutti per la compagnia

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